CALTANISSETTA, 5 NOVEMBRE 2020 – Un progetto di sorveglianza epidemiologica di Sars-Cov-2 attraverso il monitoraggio delle acque reflue urbane che potrà fornire indicazioni utili sull’andamento epidemico e sull’allerta precoce di focolai nelle fasi dell’emergenza. E’ l’obiettivo del Progetto SARI, Sorveglianza Ambientale Reflue in Italia, messo in campo dalla scorsa estate su scala nazionale dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in condivisione con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e che coinvolge il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), ASP, Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS), Università, centri di ricerca e, attraverso Utilitalia, oltre 50 gestori del Servizio Idrico Integrato.
In Sicilia il centro di riferimento è stato individuato nell’Università degli Studi di Palermo con la quale Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, ha aderito in qualità di Struttura territoriale di livello 1. Un’altra iniziativa che rientra nel quadro più articolato delle collaborazioni di carattere tecnico-scientifico che Caltaqua ha avviato, ormai da tempo, con l’Ateneo palermitano.
Il Progetto SARI prevede l’attivazione di una rete di strutture territoriali che analizzerà la presenza di tracce di SARS-COV-2 nelle acque reflue a fini di monitoraggio preventivo sulla presenza del virus e la sua possibile propagazione in Italia. I campioni prelevati prima dell’ingresso nei depuratori dei centri urbani, infatti, possono essere utilizzati come “spia” di circolazione del virus nella popolazione.
Caltaqua è uno degli oltre 50 gestori hanno aderito, su base volontaria al progetto, mettendo a disposizione specifiche competenze e proprie strutture, con l’obiettivo di dare il proprio contributo alla ricerca ad ampio spettro e pluridisciplinare che viene condotta in questo momento così complesso segnato dalla pandemia.
Per effetto di quanto previsto dallo specifico protocollo di sorveglianza i prelievi di reflui grezzi nei Comuni individuati, vengono eseguiti in corrispondenza dell’ingresso dell’impianto di depurazione prima dei trattamenti. I campioni di refluo vengono raccolti con frequenza quindicinale.